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BONUS 2025

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Pubblicato da CONSIMMOBILIARE in NEWS · Domenica 03 Nov 2024
Tags: bonus2025blogtipsinsightsstrategiestrendsupdates
BONUS FISCALI 2025
A partire dal 1 gennaio 2025, il Bonus Ristrutturazione vedrà l’introduzione di due cambiamenti principali:
Riduzione dell’aliquota al 36%: Questo significa che le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione potranno essere detratte per una percentuale inferiore rispetto al passato. La detrazione scenderà dal 50% al 36%, il che implica un minore risparmio fiscale per chi decide di investire in lavori edili.
Massimale di spesa ridotto a 48.000 euro: Il limite massimo di spesa su cui è possibile calcolare la detrazione sarà ridotto da 96.000€  a 48.000. Questo significa che il massimo beneficio ottenibile sarà di 17.280 € (36% di 48.000 euro).
Queste modifiche si applicheranno a tutti i contribuenti che intendono avvalersi del Bonus Ristrutturazione a partire dal 2025 per immobili diversi dalla prima casa.
Il Bonus Ristrutturazione 2025 continua a coprire un ampio spettro di interventi edilizi, inclusi:

  • Manutenzione straordinaria: Riguarda lavori come la sostituzione di impianti idrici o elettrici, l’installazione di ascensori, e la realizzazione di servizi igienici.
  • Restauro e risanamento conservativo: Interventi volti a garantire la conservazione dell’edificio, come la riparazione di strutture o la prevenzione di degradi futuri.
  • Ristrutturazione edilizia: Lavori più complessi, come la modifica della struttura interna dell’immobile o la realizzazione di nuovi spazi.
  • Efficientamento energetico: Installazione impianti fotovoltaico, solare termico, pompe di calore, infissi ecc.
  • Oltre a questi, anche altri interventi minori, come l’installazione di grate di sicurezza o l’adozione di misure antisismiche, rientrano nel bonus.

Come abbiamo visto la detrazione del bonus ristrutturazioni ha un nuovo calendario si potrà detrarre la spesa:
  • al 50% fino al 31 dicembre 2024, prorogato al 2025;
  • al 36% dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027 per gli immobili diversi dalla prima casa;
  • al 30% dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033;
  • al 36% dal 1° gennaio 2034.

Inoltre,la spesa massima detraibile a immobile torna a 48 mila euro contro gli attuali 96 mila. In pratica, se si affronta una ristrutturazione importante che coinvolge tutta la casa, come succede spesso quando si acquista, il limite di spesa diventa purtroppo facilmente raggiungibile.

Anche per il Fotovoltaico nel 2025 la riduzione della Detrazione passa dal 50% al 36%
Anche il Bonus per l’installazione di impianti fotovoltaici, che attualmente prevede una detrazione del 50%, sarà mantenuto nel 2025 per le prime case. Analogamente al Bonus Ristrutturazione, l’aliquota per il fotovoltaico verrà abbassata al 36%, con un massimale di spesa che segue le stesse regole previste per i lavori di ristrutturazione per immobili diversi dalla prima casa.

Attualmente, il 50% delle spese per l’installazione degli impianti fotovoltaici può essere recuperato in 10 anni, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. fino a tutto il 2025, il bonus sarà mantenuto, mentre per gli immobili che non rientrano nella categoria “prima casa” la detrazione scenderà al 36% e il massimale sarà ridotto a 48.000 euro.

Bonus Ristrutturazione: Cosa Cambia a Seconda di Quando si Terminano i Lavori e si Salda il Pagamento
Prima Casa

Resta tutto invariato rispetto al 2024 (restiamo in attesa dell’approvazione definitiva della Legge Finanziaria per il 2025 per vedere i decreti attuativi ed eventuali modifiche)
Immobili diversi dalla prima casa
Secondo quando si apprende, per chi vuole effettuare lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico, rimane poco tempo per continuare a usufruire del bonus ristrutturazione al 50% con massimale a 96.000€. Rimane però in piedi la possibilità di godere del massimo sconto a determinate condizioni anche per la seconda casa. Vediamo come:

A) Lavori terminati entro il 2024 e saldo delle fatture entro il 31/12/2024
Se i lavori di ristrutturazione vengono completati entro il 2024 e tutte le fatture vengono pagate entro il 31 dicembre 2024, l’aliquota del 50% rimarrà applicabile sulle spese sostenute. In questo scenario, si potrà beneficiare della detrazione massima prevista dal Bonus Ristrutturazione per il 2024, senza subire la riduzione al 36% programmata per il 2025. È essenziale che i pagamenti siano effettuati tramite bonifico parlante, contenente tutti i dati richiesti dalla normativa, per garantire il diritto alla detrazione fiscale
B) Lavori terminati entro il 2024 e saldo delle fatture dopo il 31/12/2024
Se i lavori si concludono entro il 2024, ma il pagamento delle fatture avviene dopo il 31 dicembre 2024, la detrazione applicabile sarà quella ridotta al 36%. Questo accade perché la data di pagamento è determinante per l’aliquota fiscale applicabile: se il saldo avviene nel 2025, si ricadrà nelle nuove disposizioni previste dalla legge, con un massimale di spesa ridotto a 48.000 euro
C) Lavori terminati nel 2025 e saldo delle fatture entro il 31/12/2024
In questo caso, anche se i lavori sono terminati nel 2025, se il pagamento delle fatture avviene entro il 31 dicembre 2024, si potrà ancora beneficiare dell’aliquota del 50%. La data di completamento dei lavori non incide sulla detrazione, purché il pagamento avvenga entro il termine del 2024, consentendo di usufruire delle condizioni più favorevoli​.

Queste regole sono cruciali per pianificare il completamento dei lavori e la gestione dei pagamenti al fine di massimizzare i benefici fiscali.

Come Accedere al Bonus Ristrutturazione
Per accedere al Bonus Ristrutturazione nel 2025,le regole restano invariate rispetto a prima. Sarà necessario seguire una serie di passaggi burocratici. Prima di tutto, è essenziale che i lavori vengano documentati e pagati in modo tracciabile, ovvero tramite bonifico bancario “parlante o postale. Questo bonifico deve contenere:
  • Causale del versamento, che faccia riferimento alla normativa (art. 16-bis del Dpr 917/1986)
  • Codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Partita IVA o codice fiscale dell’impresa che esegue i lavori
  • Inoltre, sarà necessario conservare tutta la documentazione relativa ai lavori, inclusi i permessi edilizi e le ricevute di pagamento. La richiesta del bonus può essere effettuata in sede di dichiarazione dei redditi, attraverso il modello 730 o il modello Redditi.


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